Polvere di galassie...


Camminavo in silenzio, svoltai l'angolo del sotterraneo e mi trovai di fronte ad una di quelle porte nere, le porte per la superficie, sentivo un leggero sapore di acqua e terra, fuori pioveva, pioveva di nuovo!

Ebbi la tentazione di appoggiarvi una mano solo per sentirmi più vicino alla luce, ma qualcosa me lo impedì, la mia mente mi impose di continuare il mio cammino verso i binari e così feci, un passo dopo l'altro, lo sguardo chino, strattonato e spinto dalla folla che sembrava non vedermi, uomo inerme sotto i colpi del tempo.
Da quando l'unica salvezza erano stati i sotterranei, da quando il loro dominio fu totale ci siamo trovati qui a camminare verso i binari, un treno, forse un uscita, un tunnel, sono passati anni oramai; molti di noi hanno abbandonato l'idea di una vita in superficie, vivono negli anfratti, nei cuniculi laterali, sospesi...
Le cose stanno per cambiare però, hanno finalemte trovato una cura, un arma più potente delle loro, emergeremo quando meno se lo aspettano; di giorno, quando i loro occhi sensibili alla luce non sono in grado di scorgerci dietro agli angoli delle case. Li colpiremo in massa, fino a vederne l'ultimo stravolto in terra chiederci pietà, implorare di risparmiarlo, ma non accadrà.

Torniamo per riprenderci quello che è nostro di diritto, quello che è stato creato per noi...

Non ci saranno altre piogge che il mio volto non sentirà...

Spirito del Mare

Spirito del Mare!!
Mi hanno perseguitato infinite, le tempeste, nubi oscure, presagi di un imminente fine.
Dietro ogni orizzonte, prima di scomparire in una nuova alba udivo il canto delle sirene al largo delle coste; ogni notte pregavo che quella non fosse l'ultima. Il sole tramontava.
Dietro ogni tramonto sentivo la brezza salata del mare, che portava con sé ricordi e speranze. Trascinava enormi velieri alla deriva; navi vuote, silenziosi esseri magici, lasciati decadere in balia delle onde.

Nessuno si chiedeva, come quelle enormi navi potessero ancora vivere, nessuno sapeva da dove venissero, di quale battaglia erano state testimoni, vinte o vincitrici.

Il loro destino era segnato, vagabonde nel mare, senza equipaggio, senza vele.

Dietro ogni onda, lì stava il mare, la sua potenza dominatrice, la sua gloria e la sua condanna. Chiedo solo di poter sentire ancora l’acqua colpirmi il viso, una volta sola.

Voi che vivete in un mondo di pietra, osservate la mia nave. Io capitano senza equipaggio, anima senza un corpo, rilegato sulla mia ammiraglia lascio che il vento la trascini ai vostri porti invisibili in cerca di riposo, lascio che la mia nave senza vele mi dia pace!

Echi d'immenso


Ci saranno nuove spiagge, orizzonti lontani e terre sconosciute, profumo di viole e fiori di campo.

Lune di ghiaccio, su un mondo nuovo.


Ci sono delle farfalle sul portico della casa, non le ho mai viste prima, risplendono di un verde brillante, forse vengono dalla foresta! La foresta...
noi non possiamo accedervi, ci hanno vietato di vedere, di andare oltre la coltre di alberi che circonda la nostra terra.
Le farfalle verdi, mi sembra quasi di poterle toccare, stanno volando attorno alla fiamma della candela, lasciandosi dietro piccole nuvole di polvere colorata.
Un sogno a pochi passi da me, vorrei volare con loro nel bosco, laggiù oltre il vecchio pozzo e il mulino, vedere tutto divenire piccolo e lontano: addio terre di paura, addio morte, addio freddo...

Mi basta un passo, attraversare la soglia della porta e toccarle!
E...se non funzionasse, loro lo saprebbero, non ci sarebbe più nulla per me, è meglio che le allontani da qui, devono tornare nel bosco, non voglio che mi vedano qui con loro!

Torneranno! Torneranno per me, di notte, quando nessuno potrà vederci.....

Il Villaggio delle Lanterne


Ascolta il mio grido!

Luci di villaggi lontani! Non fateli passare, guerrieri della morte venuti per il vostro sangue!

Portate i bambini lontano, dove non possano trovarli, dove non possano udire il suono dei loro sogni.

Giullari danzanti alle corti dei sovrani, eterei come polveri magiche; loro arriveranno, il calare del sole aprirà i loro sepolcri, hanno fame...

Ridete ora, ignari del ritorno dannato di chi una volta era con voi, non invitateli, lasciateli passare altrove, l'ombra della vostra alcova è per loro fonte di energia; sicuro approdo di un anima persa, involucro vuoto.


Cavaliere errante, cacciatore di demoni, proteggi il Villaggio delle Lanterne, fà che i fuochi di questa notte non si spengano incatenati nel dolore, che risplendano ancora come guida per il viaggiatore solitario.

Vuoti! Ora i loro rifugi sono vuoti, le loro tombe profanate hanno lasciato penetrare i raggi della luna; questo è il loro momento...

Cavaliere errante, proteggi il Villaggio delle Lanterne, colpisci i loro cuori pulsanti!