Oggi mi hanno insegnato che è un caso, una possibilità, ma non troppo remota, basta solo essere se stessi.
Oggi, mi hanno insegnato che si deve tenere il piede in più scarpe per poi scegliere quella più comoda, quella più facile da gestire.
Oggi mi hanno insegnato che molte volte, questo gioco fa male, che è come mettere le dita in una trappola per topi e sperare che il sangue non schizzi troppo in alto.
Oggi mi hanno insegnato che inebria i sensi, che sconvolge la vita, che se preso in dosi massicce rende stupidi davanti alle apparenze.
Tutti sembravano pervasi di una vita diversa, smettevano di far scorrere pensieri nelle loro menti già vuote per riempirle del volto amato, destinato a decomporsi e marcire,unica ragione di vita.
Amano i loro corpi scolpiti nel marmo, amano dei cadaveri ambulanti che domani saranno mutati in mucchi di vermi e carni corrotte, non capiscono l'essenza delle cose, si fidano delle illusioni e dei sentimenti facili.
Oggi ho imparato che sui miei dadi avevano cancellato i numeri, che le scarpe mi vanno strette e nessuno mi aveva invitato a sedermi al tavolo, così resto in piedi a scrutarli mentre le lacrime scendono sui loro volti; mentre cercano di ricomporre quell'immagine che la loro mente ora ha reso trasparente.
Il sangue denso scorre tra le vie, si porta dietro corpi che si accatastano sulle strade a formare barriere.
Oggi ho imparato, che l'unica cosa che avrete sarà l'orrore e la paura come ricompensa della vostra scommessa.
Ridete, prima che il sole rosso vi schiacci con il suo peso, sbriciolando le ossa del vostro torace in schegge piccole e appuntite.
Ridete.
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